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SUNDBORN:UNA DELIZIOSA CASA MUSEO

A Sundborn,paese della Dalecarlia (o Dalarna),regione della Svezia centrale,si può visitare l'incantevole casa atelier del pittore Carl Larsson nato a Stoccolma nel 1853 e morto a Falun nel 1912. La casa,rappresentata in numerosi acquerelli dell'artista,cattura i visitatori con la sua aria familiare,i suoi toni pastello,i suoi arredi freschi,le vetrate che annullano i muri,quell'aspetto country ancora attuale.Larsson visse e lavorò qui,per gran parte della sua vita,con la moglie Karin,anch'essa artista,e i sei figli. La casa sorge vicino ad un laghetto ed è stata costantemente ingrandita ed abbellita.Inizialmente,per stessa ammissione di Larsson,era una costruzione piccola,brutta,insignificante,rallegrata soltanto dal profumo di alcuni arbusti di lillà e da alcune betulle. La sensazione di pace del luogo però era infinita e l'artista decise che solo lì avrebbe potuto vivere e trovare ispirazione per i suoi dipinti.Larsson aveva una cosa ben chiara nella mente

MALDIVE:non è tutto oro ciò che luccica...

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Dopo tanti meravigliosi posti visitati e tanti mari splendidi visti,ero incuriosita dalle gettonatissime Maldive.Ho fatto svariate ricerche,letto forum e blog di viaggio e poi ho prenotato dal 4 al 16 aprile in 2 isole dei pescatori,6 giorni a Mathiveri e 6 a Ukulhas.Ho volato con la Turkish facendo scalo a Istanbul.Arrivata a Malè, ho depositato la valigia e poi ho preso il battello che,per 1 dollaro,porta dall'aeroporto in città.Ho trovato Malè sporca,caotica,piena di traffico,caldissima.Unica nota curiosa,una stravagante moschea,ancora in costruzione,col tetto che richiama il tendone di un circo. Un lungo ponte collega la città all'aeroporto e al di sotto,nel mare,si creano delle alte onde che attirano intrepidi surfisti. Recuperata la valigia,ho preso il battello veloce per Mathiveri delle 16 che è partito con più di mezzora di ritardo ed è arrivato a destinazione,dopo 3 ore e mezza,alle 20,per un costo di 50 dollari.Gli addetti della guesthouse hanno cari

NACULA:e all'improvviso...il PARADISO!

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Sveglia alle 6.Dopo una rapida colazione,esco ad aspettare il bus che giunge poco dopo.Arrivati rapidamente a port Denarau bisogna aspettare pazientemente l'imbarco previsto per le 9.Le persone in attesa sono molte perchè il battello sosterà nelle numerose isole Yasawa per far salire e scendere i turisti.Nacula è la più lontana e ci vogliono quasi 5 ore per raggiungerla.Per fortuna dopo tanta pioggia e cieli nuvolosi la giornata è bella e il mare è calmo.Costeggiamo parecchie isole ammirando splendide distese di sabbia bianca.Il tempo passa velocemente.Ad un tratto appare davanti ai miei occhi un meraviglioso spettacolo,una distesa di mare cristallino con delle incredibili sfumature di colore che vanno dall'azzurro al turchese,dal verde acqua al blù.Il paradiso all'improvviso!Non per niente qui hanno girato delle scene del mitico film Laguna blù con Brooke Shields.Pochi minuti dopo,sono salita su una piccola barca che mi ha portato alla spiaggia dell'Oarsman.Ci hanno

WAILOALOA: UNA SGRADITISSIMA SORPRESA

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Le buone recensioni purtroppo non sono una garanzia ed evidentemente spesso non sono veritiere.A prima vista l'hotel appare piacevole con un bel giardino e la piscina.Prima nota negativa è l'incontro col personale indolente e poco servizievole che non ci porta le valige in camera nemmeno sotto una pioggia battente.La stanza è molto modesta,i telecomandi di televisione ed aria condizionata non funzionano.Ogni tanto si sente il rombo degli aerei che decollano poco lontano.Le lenzuola presentano vecchie macchie spiacevoli da vedere.Gli asciugamani sono ruvidi ed usurati,la porta del box doccia si chiude malamente.La cosa più disgustosa però è stata quella di veder spuntare dal retro della cassetta del wc una grossa tarantola nera che mi ha disgustato e fatto venir voglia di scappare.Purtroppo ero in un posto isolato e la mattina seguente dovevo partire presto.Ho sperato che il ristorante attiguo fosse meglio dell'hotel.In effetti ho mangiato discretamente ma quello che mi h

AL PLANTATION ISLAND DI MALOLO LAILAI

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Partita dal Fiji Orchid,con l'auto dell'hotel ho raggiunto Port Denarau per imbarcarmi sul Malolo cat.Malolo è l'isola più grande delle Mamanuca ed ospita 3 resort immersi nella fitta vegetazione.C'è perfino una pista di atterraggio per piccoli velivoli.Per raggiungere Malolo in battello serve un'ora.Ad accogliere gli ospiti c'è la rituale musica di benvenuto.Al collo di ognuno viene infilata una collana di conchiglie e ci viene offerta una bibita fresca.Il resort è vasto.Mi assegnano il bungalow 360 affacciato su una delle 3 piscine.C'è un portichetto con 2poltrone,1salottino ed un enorme camera con annesso il bagno.Con 2 passi si raggiunge una bella spiaggia di sabbia bianca.Purtroppo il tempo fa ancora i capricci e il cielo è nuvoloso. Dopo aver fatto una lunga passeggiata,un dipendente dell'hotel di nome Navi,con la golf car,mi fa fare un giro dell'isola mostrandomi belle ville private,gli altri resort e una brutta spiaggia non balneabile

NADI E IL SUO PITTORESCO TEMPIO

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Mi sono svegliata con una pioggia torrenziale che sembrava non avesse nessuna intenzione di smettere.Quello che mi spiaceva di più era il dover saltare la visita al giardino del gigante dormiente come avevo programmato.Dopo qualche ora la pioggia ha smesso di cadere anche se il cielo è rimasto imbronciato.Ho deciso allora di andare a visitare Nadi.Anche questa volta mi hanno offerto un passaggio in auto verso la fermata dell'autobus.Ne è arrivato uno vecchio,malconcio e rumoroso.Dopo un lungo giro ed un continuo saliscendi di persone,siamo finalmente arrivati a Nadi.Come Lautoka mi è apparsa una città senza particolari attrattive.Era tutto un susseguirsi di negozi,bar e ristoranti.In fondo alla via principale ho però intravisto il tempio hindù coloratissimo che desideravo visitare e mi sono subito diretta là. Per entrare era richiesta una piccola somma ed era necessario togliersi le scarpe. Sono entrata con estrema cautela visto che il viale era bagnato per la pioggia e

LAUTOKA

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Saputo che la domenica alle Fiji c'è praticamente tutto chiuso,ho deciso di visitare Lautoka in autobus.Per raggiungere la fermata sulla strada principale ho avuto l'offerta di un passaggio dal conducente di un furgoncino che mi ha fatto salire nel cassone posteriore.Fortunatamente il tragitto era breve perchè l'autista è partito come un razzo.Visto che la strada non era asfaltata e piena di buche,il furgone sobbalzava come un canguro rischiando di farmi volar fuori e rompermi l'osso del collo!Scesa fortunatamente sana e salva,ho raggiunto la pensilina della fermata.Dopo pochi minuti di attesa,è arrivato un bus vecchio e malandato con la scritta Lautoka.Il biglietto è costato circa 5 euro.I sedili erano duri e pieni di strappi.Mi hanno ricordato quelli dei bus di Mauritius.Sono scesa al capolinea.Lautoka è risultata deludente senza la minima attrattiva.Era tutta una serie di edifici anonimi .L'unica costruzione di qualche interesse era la grande moschea bianca