SUNDBORN:UNA DELIZIOSA CASA MUSEO

A Sundborn,paese della Dalecarlia (o Dalarna),regione della Svezia centrale,si può visitare l'incantevole casa atelier del pittore Carl Larsson nato a Stoccolma nel 1853 e morto a Falun nel 1912.
La casa,rappresentata in numerosi acquerelli dell'artista,cattura i visitatori con la sua aria familiare,i suoi toni pastello,i suoi arredi freschi,le vetrate che annullano i muri,quell'aspetto country ancora attuale.Larsson visse e lavorò qui,per gran parte della sua vita,con la moglie Karin,anch'essa artista,e i sei figli.
La casa sorge vicino ad un laghetto ed è stata costantemente ingrandita ed abbellita.Inizialmente,per stessa ammissione di Larsson,era una costruzione piccola,brutta,insignificante,rallegrata soltanto dal profumo di alcuni arbusti di lillà e da alcune betulle.
La sensazione di pace del luogo però era infinita e l'artista decise che solo lì avrebbe potuto vivere e trovare ispirazione per i suoi dipinti.Larsson aveva una cosa ben chiara nella mente:non si sarebbe mai circondato di ciarpame luccicante e variopinto come tanti suoi connazionali.Si occupò personalmente di tutti i lavori.
Iniziò dal giardino dove piantò rami di betulla,tiglio.castagno,salice,ma anche meli,gelsomini,rose,ribes ed uvaspina.Diceva Larsson:"Se dovessi morire,fatto che può succedere,m'immagino che la mia casa continui a vivere.Una casa non è qualcosa di morto bensì di vivo e,come tutto ciò che è vivo deve modificarsi."
Gli splendidi acquerelli esposti sono la testimonianza di questa vita continuamente rinnovata seguendo il ritmo delle stagioni e delle festività.Mostrano interni illuminati dal sole,allegri cuscini variopinti,stufe rivestite di ceramica floreale,decorazioni sopra porte e finestre,bambini allegri o pensosi raffigurati in vari momenti della giornata.Così,passeggiando per le stanze,è come se lo spirito dell'artista ci guidasse per mano nel suo mondo dove un giocattolo ci fa risentire le risate felici dei bimbi.il telaio ci fa rivedere Karin intenta a tessere.Allora capiamo il vero significato di casa e di famiglia ed ammiriamo,sempre più stupiti,gli allegri festoni che decorano la camera dei bimbi con la finestra che si affaccia sul laghetto.Mentre sento lo scricchiolio del pavimento in legno sotto i miei piedi,penso con malinconia che è ora di partire e lasciarsi alle spalle quest'oasi felice.

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