SAMANA',LIMON,CAYO LEVANTADO


Tra tutte le escursioni possibili nella repubblica dominicana,oltre a quella imperdibile di Saona,ritengo che quella di Samanà,cascate di Limon e cayo Levantado,conosciuto anche come isola Bacardi,sia la migliore anche se è piuttosto impegnativa.Si parte la mattina presto dal proprio hotel e si raggiunge in autobus un locale dove si consuma una rapida colazione.
Ci si imbarca poi verso Samanà dove,in certi periodi,si va per assistere al passaggio delle balene.Scesi dal battello al porto,si sale su un rustico camioncino con le panche e si parte attraversando una zona verdissima che stupisce per la vegetazione fitta e rigogliosa.Si fa la solita inevitabile sosta in uno dei negozietti locali,persi nel nulla,dove,dopo un'accurata spiegazione sui metodi di coltivazione e lavorazione, si viene invitati  ad acquistare cacao,caffè,rum,sigari.Dopo un po',si può finalmente ripartire.Una strada sconnessa ci porta ad un maneggio.Vengono distribuiti caschetti e stivali di gomma.Chi non ha le calze le trova in vendita.Poi...tutti in sella e via!Ogni cavallo ha un accompagnatore che lo tiene per le redini.Personalmente non mi aspettavo che il sentiero fosse così ripido,sconnesso,pieno di pietre e fango.Devo ammettere che ho provato timore e preoccupazione perchè il cavallo ondeggiava molto dandomi l'idea che mi avrebbe disarcionato da un momento all'altro.Il ragazzo che teneva le redini cercava di rassicurarmi ma io non ero per niente tranquilla.Per fortuna,dopo una mezzoretta sono arrivata a destinazione sana e salva anche se un po'scombussolata.
Ci sarebbe stato un ulteriore sentiero da percorrere a piedi oltre ad una serie di più di 200 scalini ricavati nella roccia per raggiungere la cascata del Limon.A questo punto ho preferito rinunciare perchè gli stivali di gomma non erano certo adatti per un percorso del genere.Ho chiesto di portarmi una foto ricordo e ho ingannato l'attesa osservando i souvenirs presenti anche qui su una bancarella in mezzo al bosco.

Riunito il gruppo,siamo risaliti a cavallo.Per fortuna il percorso in salita è stato meno stressante di quello in discesa.Ritornati al punto di partenza,dopo aver riconsegnato cavallo,caschetto e stivali,ci hanno portato a pranzo in un locale rustico col tetto in paglia ed una cascata di fiori accanto all'entrata.

Il pasto era a buffet ed ognuno ha preso quello che voleva.
Rifocillati,siamo risaliti sul camioncino.Restava un'ultima sosta,quella alla decantata isoletta di cayo Levantado o isola Bacardi.Effettivamente,arrivando col battello,si ha un bel colpo d'occhio.Lo sguardo si perde in un mare azzurrissimo e blu.La spiaggia è bianchissima e orlata di palme.


Peccato che,snaturando non poco il posto,abbiano costruito un resort a 5 stelle che rovina la bellezza selvaggia dell'isola.Per fortuna però è rimasta una parte accessibile a tutti.Sulla spiaggia erano disponibili lettini più o meno usurati.Il mare era un po'mosso e ho fatto una bella passeggiata fin dov'era possibile arrivare.



Nascoste tra le palme e non invadenti,c'erano le solite bancarelle di souvenirs dominicani.




La giornata è stata intensa e faticosa ma mi ha lasciato splendidi ricordi.
Il viaggio a punta Cana,in cui ho festeggiato tra l'altro il mio compleanno,ha pienamente soddisfatto le mie aspettative.Come ricordo tangibile ho acquistato 2 fenicotteri di legno di un bel rosa acceso,un allegro prendisole rosso e bianco ed una catenina con 2 ciondoli in larimar,la pietra azzurra dell'amore.Rappresentano una stella marina ed un delfino che cercavo da tempo per portare sempre con me un pezzo di mare.

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